Incentivi e vantaggi legati al Superbonus incoraggiano la realizzazione di interventi di ristrutturazione di vario tipo. Esaminiamo in maniera più dettagliata delle soluzioni legate al cappotto termico esterno, argomento di cui ci siamo occupati di recente.
Superbonus: proroghe
Con l’ok definitivo del Consiglio “Economia e Finanza” (ECOFIN) dell’Unione Europea al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiani (PNRR), avvenuto lo scorso 13 Luglio, sono divenute definitive le proroghe del Superbonus previste dalla Legge di Bilancio 2021.
Mentre tutti gli enti vedono slittare le proprie scadenze al 30 Giugno 2022, i condomini civilistici e i mini condomini in mono proprietà ottengono la possibilità di estendere questa data al 31 Dicembre 2022 con la sola condizione che i lavori, il 30 giugno, siano completi almeno al 60%.
Questo utile provvedimento consente di sfruttare appieno i benefici del Superbonus non solo per l’anno in corso ma anche per l’intero 2022, rendendo ancora più appetibili i vantaggi che derivano dal rifacimento del cappotto termico, descritti in uno dei precedenti – già citato – articoli.
Come chiudere i vani nel cappotto termico
Nonostante le grandi agevolazioni economiche del provvedimento, spesso sono gli aspetti pratici che riguardano la realizzazione del cappotto termico a sollevare diverse problematiche, specie in presenza di vani sull’esterno, da integrare ai nuovi rivestimenti.
Per “rivestimenti”, naturalmente, intendiamo la miriade di tipologie di cappotti termici che a oggi esistono sul mercato. Non è così semplice e scontato trovare soluzioni per chiudere tutti quei vani che possono presentarsi all’esterno, siano essi tecnici o accessi ai locali. Se queste situazioni non vengono analizzate e studiate a monte, in fase progettuale, il rischio è quello di dover chiamare in cantiere figure, come gli artigiani, che all’ultimo minuto sono costretti a cercare soluzioni posticce, per “rattoppare la situazione “.
Sappiamo bene che in cantiere meno intoppi ci sono meglio scorre il lavoro, e fermarsi durante la posa di un cappotto non conviene né a chi ci lavora, né al committente finale.
Le soluzioni RasoParete
Se la scelta di un artigiano può comportare un notevole lavoro di progettazione e ampi tempi di realizzazione, Raso Parete sa offrire invece una serie di soluzioni rapide, affidabili ed efficaci, completamente su misura, customizzate per ogni esigenza. I sistemi che abbiamo studiato e progettato per dare una risposta concreta a queste situazioni sono due: SPV e COVER D RIV.
SPV
Il sistema SPV è uno sportello con anta incernierata che viene realizzato con una vasca nel pannello adatta ad accogliere diversi tipi di spessore di materiali. L’anta, in stratifica di allumino, oltre a non essere soggetta a ruggine, permette al prodotto di resistere a sbalzi termici compresi tra i -30 ° ed i +60°, rendendolo perfetto per le applicazioni all’esterno. Il sistema, realizzato su misura, presenta il grande vantaggio di poter rivestire il pannello con lo stesso materiale che viene utilizzato per il cappotto termico e rifinirlo allo stesso modo.
COVER D RIV
Il secondo sistema, COVER D RIV, è una vera e propria porta con anta tamburata in stratifica di alluminio (che presenta dunque gli stessi vantaggi dell’SPV). È possibile realizzarla con la vasca nel pannello di diversi spessori, nella versione sia spingere che a tirare, sempre su misura. Anche in questo caso, stesse notevoli opportunità: possibilità di rivestimento del pannello con il materiale che viene utilizzato per il cappotto termico e stessa rifinitura.
I sistemi SPV e COVER D RIV sono stati studiati per offrire alte prestazioni meccaniche e una ferramenta adatta a una portata maggiore di peso.
Tutti i sistemi RasoParete, prima di lasciare l’azienda, vengono provati e registrati in fase di produzione e, dove le dimensioni lo permettono, spediti con l’anta preassemblata allo stipite, con notevole risparmio di tempo sul cantiere.