Le Botole a soffitto possono essere in cartongesso, in legno, in alluminio… quando usarle e perché? Dipende dall’utilizzo e dalle dimensioni.
Con la parola botola si intende un telaio completo di una o più ante che servono per ispezionare i soffitti. Ne esistono di varie misure e materiali.
Quando usare una botola e dove
La botola si utilizza per inserire nei soffitti impianti dal volume sempre maggiore, per esempio impianti illuminanti, macchine per il ricircolo dell’aria, macchine per il condizionamento e il riscaldamento).
Dimensioni delle botole a scomparsa
La botola più comune è quella dalla forma rettangolare o quadrata realizzata in cartongesso. La misura massima consigliata è di 60 x 60 cm, perché la sua realizzazione avviene attraverso l’utilizzo di profili lineari o sagomati ma non tubolari.
Installazione di una botola: problemi comuni
Il fatto di avere un telaio realizzato con profilo lineare o sagomato, permette di contenere i costi. Ma la pesantezza dell’anta, realizzata in gesso e cartone, ne limita di fatto le dimensioni e l’impiego. Risulta infatti non idoneo porre un’anta dal peso rilevante sopra una struttura leggera come quella in alluminio lineare o sagomato. Quali sarebbero le complicazioni in queste circostanze?
Il profilo strutturale del telaio durante la posa, andrà ad adattarsi perfettamente alla forma del soffitto. Se questo è perfetto, anche il risultato estetico dell’istallazione sarà tale, se invece il soffitto avrà delle piccole imperfezioni di posa, queste ricadranno anche sulla botola, andando a creare dei dislivelli che comporteranno la fuoriuscita dell’anta dal telaio. La planarità della botola è infatti il requisito essenziale per ottenere un risultato estetico eccellente.
Limiti delle botole a scomparsa in cartongesso
Dal punto di vista funzionale la botola in cartongesso nasce come una soluzione adatta all’accesso saltuario di un’intercapedine del soffitto. Tutte le volte che andremo incontro ad un’apertura, verrà infatti sollecitata la struttura, creando così delle piccole crepe e avvallamenti sull’anta. È perciò fortemente sconsigliato l’impiego di quest’ultima in situazioni di frequenti accessi al soffitto.
Limiti delle botole a scomparsa in legno
Le prime botole in legno furono realizzate per consentire un facile accesso alle scale retrattili del soffitto. L’anta era realizzata in legno truciolare di pioppo, un materiale facile da trattare con la cementite e la tempera per l’imbiancatura. Nel tempo lo sportello in legno è stato affiancato dal multistrato di okumè e da pannelli in mdf, materiali moderni che permettono ottime finiture.
Con l’avvento negli anni ’70 del cartongesso e la necessità di inserire nei soffitti impianti dal volume sempre maggiore la botola in legno è risultata la soluzione migliore per realizzare accessi di grandi dimensioni funzionali (fino a 120×80 cm) e allo stesso tempo facili da ispezionare. Per soddisfare questi requisiti si è dovuto quindi sopperire alla mancanza di polivalenza del sistema in cartongesso, andando a sostituire l’anta con un materiale più leggero come il legno e la struttura con una più robusta come il tubolare di alluminio. Tuttavia anche questa soluzione presenta dei limiti:
- in ambienti umidi come bagni, cantine, loggiati e verande, il pannello tende a piegarsi ed uscire dal telaio,
- la stessa cosa avviene negli ambienti soggetti ad escursioni termiche, anche in situazioni più specifiche come la differenza di temperatura tra l’interno del solaio e la stanza sottostante.
- un altro pericolo da affrontare è la perdita di liquidi da parte degli impianti, che possono andare a gonfiare e macchiare, creando delle muffe; questo problema sussiste sia per il pannello di legno che per il pannello di cartongesso.
Come risolvere dunque queste problematiche della botola in legno mantenendo allo stesso tempo le caratteristiche di leggerezza, planarità, dimensioni e funzionalità?
La botola con ante in alluminio: la soluzione migliore per gli spazi
Nel 2014 RasoParete ha brevettato una botola speciale, ovvero un’anta in stratifica di alluminio, certificata per resistere ad una escursione termica da – 30C° a + 60C°, mantenendo la planarità dell’anta in ogni situazione.
Questa botola in alluminio a scomparsa può essere installata a pioggia battente e non teme gli ambienti secchi, senza che l’anta si deformi. A livello estetico, grazie ai suoi spigoli vivi, può essere abbinata alle ante in legno senza che si abbia una differenza tangibile a occhio nudo.
L’anta in stratifica di alluminio applicata alla botola a scomparsa, ci ha permesso quindi di risolvere i problemi che abbiamo elencato fino a adesso.
Botole a più ante
Altri vantaggi che questa soluzione ci ha potuto offrire sono stati quelli di poter passare da una botola ad anta singola ad un sistema realizzato con più ante, dalle forme diverse, quadrate o rettangolari, che poggiano sullo stesso profilo del telaio, senza limitazioni di dimensioni; l’anta singola può arrivare ad avere una misura massima di 400×200 cm, con lavorazioni personalizzate di asolature per il passaggio dell’aria (se richiesto).